Ipertrofia prostatica benigna (IPB): sintomi, diagnosi e trattamento a Messina
- Luciano Macchione
- 16 ott
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 19 ott
L’ipertrofia prostatica benigna (IPB) è una delle condizioni urologiche più frequenti negli uomini adulti.Consiste in un aumento di volume della prostata, una ghiandola situata sotto la vescica che circonda l’uretra, il canale attraverso cui passa l’urina.Si tratta di una patologia benigna, ma che può interferire con la normale funzione urinaria e incidere sulla qualità della vita.
🔹 Cos’è e perché si verifica
Con l’avanzare dell’età, la prostata tende fisiologicamente ad aumentare di dimensioni.Questo ingrossamento può comprimere l’uretra, rendendo più difficile lo svuotamento completo della vescica.La causa precisa non è sempre definita, ma entrano in gioco fattori ormonali, genetici e metabolici.L’IPB non è un tumore e non aumenta il rischio di svilupparne uno, ma può coesistere con altre patologie prostatiche che vanno sempre escluse con la visita specialistica.
🔹 I sintomi dell’ipertrofia prostatica benigna
I disturbi urinari che possono far sospettare un’ipertrofia prostatica includono:
getto urinario debole o intermittente;
difficoltà ad iniziare la minzione;
sensazione di svuotamento incompleto;
necessità di urinare spesso, anche di notte (nicturia);
urgenza minzionale o piccole perdite.
Questi sintomi possono comparire gradualmente e, se trascurati, peggiorare nel tempo.Per questo motivo è importante non ignorarli e rivolgersi all’urologo ai primi segnali.
🔹 Diagnosi e controlli
La diagnosi dell’IPB si basa su una visita urologica accurata, durante la quale vengono valutati i sintomi e l’eventuale impatto sulla qualità di vita.Gli esami più utili sono:
dosaggio del PSA (antigene prostatico specifico),
ecografia prostatica e vescicale,
flussometria urinaria, che misura la forza del getto urinario.
Queste indagini sono semplici, non invasive e permettono di definire il grado di ostruzione e la dimensione della prostata.
🔹 Terapie per l’ipertrofia prostatica benigna: come si cura
La scelta del trattamento dipende dalla gravità dei sintomi e dalle aspettative del paziente.Nelle forme lievi, può bastare un monitoraggio periodico e alcune modifiche dello stile di vita:ridurre l’assunzione di caffeina, alcol e bevande serali, e mantenere un’adeguata idratazione.
Quando i disturbi diventano più fastidiosi, si ricorre a terapie farmacologiche, che rilassano la muscolatura prostatica o riducono il volume della ghiandola.In casi selezionati, è possibile valutare procedure mininvasive che migliorano il flusso urinario in modo duraturo.
🔹 L’importanza della prevenzione
Un controllo urologico regolare dopo i 50 anni è il modo migliore per monitorare la salute prostatica e individuare precocemente eventuali problemi.La diagnosi precoce consente di impostare la terapia più adatta, evitando complicanze come infezioni urinarie, ritenzione acuta di urina o danno renale.

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